In mattinata il nostro dirigente Antonino
Sala ha espresso la solidarietà de "iTradizionalpopolari", anche a nome di Tommaso Romano, al Regno di Spagna attraverso una cordiale ed amichevole telefonata a
S.E. don Amadeo Rey y Cabieses vice auditore generale del Sacro Militare Ordine
Costantiniano di San Giorgio che ieri ha celebrato coraggiosamente nella
cattedrale di Barcellona il rito delle investiture cavalleresche dello Smoc
alla presenza del Gran Maestro don Pedro di Borbone Due Sicilie. Nel corso del
cordiale colloquio, Sala, ha espresso tutta la preoccupazione per quello che
sta avvenendo in Catalogna, dove si tenta di sovvertire l’ordine costituzionale
con un referendum illegale, chiamando al voto anche chi ingenuamente crede di
scegliere liberamente il proprio destino non immaginando quale mistificazione
eversiva si nasconda dietro la facciata indipendentista. Noi da sempre crediamo
nell’autonomia delle regioni, ma altrettanto pensiamo fortemente che l’unità
degli stati non debba essere messa in discussione per le mire ambiziose di coloro
i quali speculano politicamente alle spalle del popolo ignaro. Bene ha fatto il
presidente del parlamento europeo, onorevole Antonio Tajani, a manifestare la
propria solidarietà al governo di Mariano Rajoy in nome dei valori della
convivenza civile che con questo atto eversivo si vogliono scardinare
trascinando il Regno di Spagna in un clima da guerra civile che potrebbe essere
preludio ad altre ondate simili in tutte le nazioni europee o peggio potrebbero
aprire le porte ad un nuovo terrorismo di matrice indipendentista di cui la
Spagna per tanti anni è stata vittima. S.E. Amedeo Rey, che è anche confratello
costantiniano di Romano e Sala e confratello d’onore e croce al merito
per la riconquista della Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia, ha apprezzato il gesto fraterno, che estenderà a S.A.R. Don
Pedro di Borbone Due Sicilie Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano e cugino di
Re Felipe e a Sua Maestà stessa. Inoltre ci si è augurato che prevalga il buon
senso, in maniera da ricondurre tutta questa vicenda ad un livello di confronto
politico basato sul reciproco rispetto tra le forze in campo senza violenze di
piazza le quali andrebbero deprecate comunque. Infine invitiamo le forze
politiche italiane, specialmente quelle di centrodestra, a mantenere un profilo
di prudenza e vicinanza alla Spagna di Re Felipe rispetto a quanto sta
accadendo a Barcellona dove si concentrano la maggior parte dei rivoltosi anzi
la quasi totalità di essi lasciando fuori la maggioranza silenziosa favorevole
all’unità, sperando di non doversi mai trovare a dover arginare spinte centrifughe
simili tendenti a minare l’unità dell’Italia, che seppur raggiunta con mille
criticità e difficoltà, è certamente un sacro valore da difendere.
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