venerdì 20 ottobre 2017

Referendum in Veneto e Lombardia? Meglio non votare o votare no

Riteniamo che sia meglio non andare a votare o votare no per il referendum indetto dalle Regioni Veneto e Lombardia del prossimo 22 ottobre per le seguenti ragioni: 

  1. Questo referendum è solo consultivo e non avrà nessun effetto reale sull'autonomia di queste regioni ed è quindi solo uno spreco di tempo e denaro pubblico.
  2. Potrebbe rappresentare solo il primo passo verso la dissoluzione dell'unità italiana perché come ha detto uno dei promotori "la brexit è cominciata così" volendo significare che anche per l'Italia potrebbe iniziare un processo separatista di una parte di territorio rispetto al resto della nazione.
  3. E' la negazione del principio di solidarietà nazionale, per cui le regioni ricche aiutano quelle meno dotate,  facendo così trionfare l'egoismo localistico di chi prima si è arricchito alle spalle del meridione e ora vuole solo cambiare mangiatoia per continuare ad ingrassarsi.
  4. E' il miglior modo per sconfessare questo sistema oligarchico, visto che quasi tutti i partiti, compresi il sindaco di Milano del PD Sala, si sono detti favorevoli al SI.
  5. Infine l'Italia dovrebbe mantenere solo le attuali autonomie regionali come quella Siciliana, la quale è frutto di un articolato processo storico culturale che ha attraversato i secoli e non è certamente il frutto di uno strisciante sentimento anti italiano che permea i sostenitori di questo referendum sia a destra che a sinistra. Infatti i primi temono di lasciare ad un solo partito la palma della vittoria anche se in fondo in molti vorrebbero votare NO e forse lo faranno nel segreto dell'urna, i secondi per le stesse ragioni politiche ma con l'aggravante culturale dell'anti patriottismo esterofilo camuffato di anti nazionalismo o anti centralismo.
Meglio allora non andare a votare o votare No per dire si all'Italia una ed indivisibile. 

Viva l'Italia: Redenta ed Una per Valore dei suoi soldati




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